Storia e obiettivi
L’invecchiamento della popolazione sta lentamente modificando gli scenari epidemiologici, sociali ed economici della nostra società e, di conseguenza, il sistema sanitario, quello del welfare e la ricerca scientifica devono rapidamente adattarsi. La speranza di vita alla nascita è in continua crescita, classificando l’Italia tra i paesi europei più longevi e con la più elevata proporzione dei grandi anziani (oltre gli 85 anni), ma con un ridotto numero di HLY (Healthy Life Years) sopra i 65 anni.
La necessità di potenziare le risposte a queste attuali sfide non è solo legata a motivi di sostenibilità economica e sociale: una vita longeva è una risorsa incredibile! Molti anziani europei passano gli anni post-pensionamento in modo notevolmente innovativo, avviando nuove carriere, riprendendo nuovi percorsi formativi o perseguendo passioni trascurate durante l’età lavorativa. Molti studiosi parlano così di estensione di opportunità, seppur strettamente connessa a un fattore: la presenza di salute.
La ricerca scientifica diventa fondamentale per affrontare questa sfida, a tale proposito nel 2015 nasce l’Healthy Ageing Group dell’Università del Piemonte Orientale, un gruppo multidisciplinare di ricercatori e docenti universitari che, insieme all’IRES Piemonte, collabora e partecipa alla progettazione e conduzione dell’attività scientifica dell’Ateneo intorno al tema dell’invecchiamento sano. Ad oggi il gruppo conta rappresentanti di più settori disciplinari: Antropologia/etnologia, Biologia, Biochimica, Economia, Endocrinologia, Epidemiologia, Fisiologia, Fisioterapia, Fisiatria, Geriatria, Igiene, Infermieristica, Medicina interna, Nutrizione umana, Psichiatria, Sociologia e Statistica medica.
Healthy Ageing Group è caratterizzato da un approccio collaborativo e partecipativo, aperto alla comunità locale attraverso il lavoro in rete con gli stakeholder locali e la partecipazione attiva ad eventi del territorio novarese.
L’Healthy Ageing Group ha come obiettivi:
1. Analisi dei fattori individuali e sociali associati all’invecchiamento sano;
2. Individuazione di interventi di prevenzione e promozione dell’healthy ageing;
3. Sviluppo della ricerca di base per comprendere i meccanismi biomedici dell’invecchiamento;
4. Promozione a livello locale di sperimentazioni innovative;
5. Sviluppo di percorsi formativi di base, specialistici e di formazione permanente per diffondere la conoscenza e la capacità di gestione dell’invecchiamento sano.